Linee guida della International Association of Vegan Sociologists

 

Una critica comune è che i tempi non sono ancora maturi per la nostra riforma. Può esserci un tempo maturo per una riforma che non sia maturato dalla determinazione umana? 

– Donald Watson

L’International Association of Vegan Sociologists crede nel perseguimento di una ricerca che mira alla liberazione totale di tutti gli esseri.

A tal fine, lavoriamo per coltivare una sociologia vegana che:

 

  • Si serve della cassetta degli attrezzi della sociologia, con la sua attenzione alle macrostrutture di potere e agli aspetti della vita quotidiana, per portare alla luce e sfidare le condizioni materiali e le strutture antroparcali che legano gli umani agli altri animali.
  • Sfida gli approcci epistemologici che perpetuano l’oppressione degli altri animali e persegue nuovi modi di generare conoscenza sociologica capaci di ac-cogliere meglio il mondo sociale condiviso.
  • Si relaziona in modo significativo alle esperienze materiali degli altri animali e cerca di porle al centro della ricerca e dell’insegnamento.
  • Mira ad approfondire la conoscenza del veganismo e gli elementi che consentono di perseguire e mantenere più efficacemente il messaggio e gli stili di vita vegani.
  • Esamina i movimenti per i diritti degli animali per promuovere la ricerca della liberazione totale.
  • Si confronta in modo riflessivo con il privilegio specista di cui godiamo nella posizione di ricercatori e cerca di decentrare il privilegio dell’umano nelle proprie pratiche di ricerca, per quanto possibile.

 

Buone pratiche suggerite

Linguaggio

Negli interventi orali, nelle pubblicazioni e in altre comunicazioni formali il linguaggio dovrebbe essere utilizzato in modo critico nel rispetto della personalità degli altri animali e per sfidarne l’oppressione. Si può parlare degli animali nonumani smettendo di ricorrere al lessico specista (usando termini come “animali nonumani” o “altri animali”, rifiutando il binarismo umano/animale e riferendosi agli altri animali come a “loro”, soggetti plurali, piuttosto che a “questo”, oggetto singolare).

Eventi

Durante gli eventi bisognerebbe evitare l’uso di prodotti animali nella ristorazione, negli allestimenti e nell’arredamento. Ogni rinfresco dovrebbe essere, perlomeno, vegano. Idealmente, “cruelty-free” dovrebbe estendersi anche alla considerazione degli esseri umani nella catena di produzione. Sarebbe opportuno, per quanto possibile, ricorrere a prodotti e ingredienti del commercio equo e solidale ed eco-sostenibili. Gli organizzatori dovrebbero tenere in considerazione gli impegni di cura per gli animali da compagnia e offrire alloggi adatti, ove possibile (ad esempio, garantendo formati di presentazione flessibili, servizi di assistenza, strutture “pet-friendly” e simili).

Intersezionalità

In linea con i valori fondanti del veganismo stabiliti dai fondatori di The Vegan Society e praticati nella moderna etica sociologica, le azioni dei sociologi vegani dovrebbero considerare e rispettare l’intersezione delle oppressioni fra gli umani e gli altri animali. Gli sforzi di liberazione umana dovrebbero ricevere solidarietà sia epistemologica sia pratica.

Ricerca

La ricerca che coinvolge altri animali dovrebbe sempre aver chiara la sfida che comporta la richiesta del consenso nonumano. Come accade con altri soggetti di ricerca potenzialmente vulnerabili, i ricercatori dovrebbero avere cura di ottenere il consenso dai partecipanti alla ricerca in relazione alle loro capacità cognitive, e controllare regolarmente che questo persista. La ricerca non dovrebbe causare danni ingiustificati ad altri animali. I ricercatori dovrebbero anche essere consapevoli degli squilibri di potere tra i ricercatori umani e i soggetti di ricerca nonumani, in particolare per le specie addomesticate e dipendenti da esseri umani o individui che vivono in condizioni di costrizione. I ricercatori dovrebbero praticare la riflessività nel riconoscere il privilegio umano nello svolgimento della ricerca. La ricerca sociologica vegana dovrebbe indirizzare i risultati del proprio lavoro al progresso degli interessi degli animali nonumani.

Insegnamento

Come sociologi, il nostro lavoro in classe dà priorità alla costruzione di una comunità accogliente e inclusiva in cui gli studenti possano attivamente espandere e diversificare la loro visione del mondo sociale. La sociologia vegana incoraggia gli studenti a pensare in modo critico agli animali e all’ambiente, ma anche alle diseguaglianze sistemiche e alle dinamiche politiche in senso più ampio.